Il Sonno e il QiGong
Il Sonno: per alcuni popoli primitivi non c’è differenza tra il giorno e la notte e il sogno non è meno reale dell’esperienza diurna. Se imparassimo ad usarle il sonno e a collocarlo sul piano che gli spetta, se imparassimo a distinguere i sogni che concernono i nostri desideri e quelli che indicano la strada da percorrere per arrivare al di là delle illusioni oltre la soglia terrena, saremmo sicuramente uomini più consapevoli, completi e realizzati.
Vivere la vita in ogni sua più complessa e bizzarra forma.
Nei giorni odierni ormai, troppo spesso si dorme solo per riposare dalle dure giornate lavorative e non per godersi questa fantastica esperienza onirica. Tante persone, a causa delle vita frenetica, hanno perso il contatto con il proprio corpo e le proprie sensazioni allontanandosi sempre più dal loro più profondo “sé”; bisogna riappropriarsi della libertà spirituale e del rilassamento dei sensi.
Per la scienza occidentale il tipo di sogno più conosciuto ed analizzato rimane senza dubbio quello di tipo psicologico. Questo sogno, che si serve più degli altri, di immagini allegoriche e simboliche, ci ripropone i problemi della giornata, situazioni che ci illustrano il rapporto con gli altri e l’ambiente, ma sopratutto ci svelano il nostro volto più segreto; essendo anche legato all’inconscio, spesso fa emergere ciò che non vogliamo ammettere o portare alla luce, ossia l’ombra.
A volte invece il sogno ha funzione compensativa, cioè colmiamo lacune affettive, mancate realizzazioni e frustrazioni con situazioni che esaltano la nostra personalità e ci pongono al centro dell’attenzione.
Il sogno è uno strumento dell’anima desiderosa di portare un messaggio all’uomo, la cui condotta, la cui guarigione è ciò di cui più di tutto le importa.
Con la meditazione e sopratutto col QiGong i “problemi” dell’inconscio emergono sia durante la pratica ma anche attraverso i sogni visto che le energie sono state smosse e nel riposo continuano a circolare.
Con il QiGong si sciolgono nodi energetici che sprigionano immense energie che continuano a lavorare sul corpo emozionale ed etereo anche di notte influenzando così anche il sonno ed i sogni.
Per il saggio Zhuangzi, che ho descritto nel mio libro sul QiGong e YiQuan intitolato “L’altra Cina”, il sogno è come uno strumento di informazione e controllo, il più efficace aiuto nella costruzione della personalità e un mezzo per la comunicazione con l’aldilà.
Il sogno in questo caso può anche diventare uno strumento di conoscenza totale, in collegamento con il futuro, con il destino, con le leggi che governano l’universo, non è altro che un ulteriore stato alterato di coscienza in cui la mente diventa ricettiva e capta con una perfetta sintonia i messaggi provenienti dall’esterno.
Nello Yoga e nel QiGong (fondamentale per l’approfondimento del TaijiQuan e delle altre arti di difesa taoiste) ci sono esercizi mirati proprio alla capacità di comprendere i vari stati di sonno per gestirli e capirli.
Il monaco amico Hong, visionario delle campagne sud di Beijing, dice che il sonno è uno strumento per provare dei viaggi astrali, abilità extracorporee che permettono allo spirito di evolvere, esperienze oniriche e sogni lucidi. Nel sogno lucido il sognatore in questione, chiamato onironauta, attraverso la pratica può esplorare e modificare a piacere il proprio sogno.
I viaggi astrali invece sono veri e propri viaggi che il corpo astrale compie intanto che il corpo fisico rimane disteso e rilassato, una sorta di sdoppiamento e fuoriuscita corporea; questo metodo è molto praticato dai monaci che praticano il MiZu.
Il monaco TingJun, uno dei miei maestri più influenti, rimaneva in meditazione in posizione del “fiore di loto” tutta la notte assorbendo l’energia del cosmo, non si distendeva quasi mai per riposare perché nella posizione del loto, trovava il suo più profondo rilassamento allineando i chakra e sostenendosi con il circolare dell’energia.
Sifu Davide De Santis