Massaggio Taoista e NeiJiaQuan

Massaggio Taoista: In antichità un guerriero taoista era maestro delle nobile arti dell’amore verso il prossimo (massaggio, “consulenza” e aiuti in generale) e praticava le tecniche della guerra (DaQuan) solamente per preservare la pace e sconfiggere il male quando questo non poteva essere placato in altro modo. Secondo alcune “leggende” i malvagi sono crudeli verso il prossimo perché hanno smarrito se stessi e sono prede (spesso inconsapevoli) del loro ego e delle loro emozioni più primitive, primordiali e animali. Esistono diversi fattori che fanno perdere all’essere umano la corretta via spirituale, quella via che lo avvicina al divino, staccandolo dall’istinto di possesso animale, riempiendolo di malvagità, ingordigia, lussuria, avarizia ecc. Per sconfiggere i “mostri interni” e tutti gli “sbilanciamenti” annessi (secondo la MTC le malattie nascono da squilibri energetici) bisogna svolgere un difficile lavoro personale di QiGong e meditazioni che comporta impegno e voglia di migliorare. Altrimenti ci si può avvalere di un aiuto esterno, se non si ha la capacità o la conoscenza di praticare il QiGong terapeutico, infatti la medicina cinese tradizionale conta di moltissime tecniche di “manipolazione energetica” che possono andare a risolvere gli sbilanciamenti del “paziente”.

In antichità attraverso la MTC (medicina tradizionale cinese) i “cattivi” che facevano del male a se stessi e agli altri potevano essere “curati” (armonizzati, bilanciati, fatti tornare col cuore puro del bambino) attraverso manipolazioni energetiche che riportavano il paziente ad un corretto circolo del Qi nell’organismo (un Qi in squilibrio influenza personalità, scelte di vita e carattere). L’arte marziale era vista come prevenzione per la “difesa del bene e dell’amore verso la natura e l’uomo”, per la difesa dell’essere umano visto come creatura speciale avente una “scintilla divina” in grado di progredire e illuminarsi. Quindi come scritto nel libro “Diario di un Taoista” (scritto dal Maestro Davide De Santis) il praticante di QuanDao per migliorare la “società”, il mondo in cui vive, deve essere capace di difendere il bene anche attraverso l’arte marziale; essendo che non sempre lo Yin riesce a placare lo Yang con la gentilezza e l’amore, a volte bisogna diventare ancora più Yang dello Yang per battere lo stesso Yang.   A volte il fuoco non si spegne con l’acqua (l’acqua è elemento Yin opposto al fuoco Yang) ma con “esplosioni”, controllate da tecnica, ancora più grandi (quindi un “iper” Yang rispetto al fuoco): per esempio la tecnica usata per spegnere i pozzi di petrolio infiammati si basa sul principio di togliere l’ossigeno alla fiamma, in modo che questa si estingua (azione Yang), si pone difatti una grossa quantità di esplosivo nel centro della fiamma dove inizia il processo di combustione e l’esplosione causata dall’ordigno esplosivo o nitroglicerina, consuma rapidamente tutto l’ossigeno presente, rubandolo alla fiamma Yang e quindi spegnendola.  Ci vuole un guerriero per battere un guerriero.

Sembrerà incomprensibile ma per i monaci il modo per diventare “iper” Yang e battere lo Yang che non si arrende allo Yin (fuoco che non si “arrende”  all’acqua) è conoscere in profondità l’ “iper” Yin (perché alchemicamente l’iper Yang si crea dall’iper Yin come anche tutto l’universo è stato creato dal vuoto prima del caos del BigBang). Il taoista si allena alla mobilità del ZhangZhuan Gong per imparare l’esplosività marziale (Fa Jing) e sconfiggere quindi i malviventi che hanno perso la Via e mettono caos nella società.

MASSAGGIO TUINA E TERAPIA SUGLI ALTRI

Il Taoista è un armonizzatore alchemico, sia delle proprie energie sia di quelle circostanti e di quelle delle altre persone, se può donare benessere con la sua capacità energetica può praticare agopuntura o digitopressione, pranoterapia e manipolazioni fisiche perché esperto in bioenergetica tradizionale.

Il massaggiatore, il massaggio ed il massaggiato

Nel massaggio Taoista le mani del massaggiatore diventano come delle antenne che percepiscono ed individuano qualsiasi segnale corporeo della persona trattata, le mani indagano e si impegnano a curare e a dare sollievo attraverso la manipolazione e l’emissione del Qi. Il terapeuta sonda attentamente la superficie e le differenze di calore, colore e densità del corpo del ricevente e con le mani capisce (si tratta di intuizione guidata da spontaneità e centratura sul “qui ed ora”) dove andare per ridonare equilibro e vitalità. Esso diventa come un musicista che accorda lo strumento per una sinfonia paradisiaca e come il musicista conosce alla perfezione il suo strumento così il massaggiatore deve conoscere il suo proprio corpo con la pratica del Qigong e attraverso questa conoscenza, che si tratta più che altro di consapevolezza, può agire correttamente sul corpo del massaggiato, quest’ultimo dovrà prepararsi ad un viaggio spirituale dove qualsiasi emozione potrà emergere in quanto ogni centro energetico sarà stimolato e “depurato”. Le così dette “emozioni negative” sono spesso somatizzate in zone oscure del proprio corpo, una volta stimolate per mezzo della manipolazione possono sciogliersi facendo tornare a galla emozioni ormai represse da anni.

Prima di sbarazzarsi della pesantezza di energie forti che hanno influenzato la muscolatura, può capitare di riviverle; chiuse per anni nei meandri della nostra “macchina biologica” e non solo del nostro inconscio, prima di andarsene a volte tornano a galla per un breve periodo, è come se da represse e nascoste nel corpo, tornassero a vivere facendosi sentire prima di andarsene.

Il corpo è il tempio dell’anima e dobbiamo averne cura perché è grazie a lui che viviamo e facciamo esperienza di questa realtà. I “blocchi” e “ristagnamenti” di Qi possono col tempo diventare malattie se non vengono curati per tempo; questi blocchi spesso sono causati da una dieta malsana, da traumi e da emozioni forti, spesso rinchiuse nell’inconscio causando tensioni muscolari e problemi posturali.

Attraverso il massaggio Taoista l’operatore esperto anche in QiGong potrà aiutare il ricevente a riequilibrare il suo Yin e Yang per andare verso una armonia che gioverà molto alla sua salute psicofisica, facendolo tornare ad un bilanciamento armonico e primordiale dei cinque elementi (fuoco-cuore, acqua-reni, terra-stomaco, metallo-polmoni, legna-fegato) capace di donargli felicità e centratura interna.

FORMAZIONE MASSAGGIO TAOISTA

Il maestro De Santis durante 20 anni trascorsi continuativamente in Cina, non solo ha imparato le tecniche taoiste di NeiJiaQuan (“Arti Marziali Interne” che sviluppano il “Qi” quali: il TaiJiQuan, l’Yiquan e il WinChun) e la lingua cinese mandarina e cantonese, ma ha costituito anche un vasto bagaglio tecnico e di cultura cinese. Il massaggio Taoista fa parte di questo bagaglio.

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