L’AutoGuarigione è Possibile!
Autoguarigione:
Le energie che emaniamo sotto forma di pensiero e attenzione, sebbene non siano visibili agli occhi né tangibili al tatto, sono intrinsecamente reali poiché plasmano le vibrazioni a cui si collegano. Il praticante delle arti interne ha la capacità di collegare i suoi elementi interni agli elementi esterni (ad esempio, il cuore al fuoco e i reni all’acqua) attraverso accordi vibrazionali “semplici” che riportano la cellula alla sua frequenza primordiale esatta per vivere bene e in armonia con il cosmo.
L’esperimento di Masaru Emoto!!
Il dottor Emoto ha svolto un esperimento molto interessante. Ha messo del riso in tre bicchieri che ha poi riempito con acqua. Tutti i giorni per un mese ha detto “grazie” al primo bicchiere, “sei stupido” al secondo e il terzo lo ignorò semplicemente…
gli effetti sono totalmente differenti su ogni bicchiere. Il dott. Emoto mostrando questo esperimento tangibile, ci insegna a prenderci cura dei bambini…
Quando il pensiero prende forma, la materia subisce le sue conseguenze. La mente influenza la materia e la realtà sensoriale che il cervello percepisce. Attraverso le discipline interne, possiamo ridefinire le informazioni del nostro essere e migliorare notevolmente le qualità psicofisiche, fino a ricollegarci al nucleo dell’anima e rompere tutti gli schemi… Per ritrovare noi stessi, dobbiamo prima sconfiggere i mostri e superare le limitazioni che abbiamo creato da soli! Un ottimo consiglio è quello di praticare quotidianamente per gradualmente restituire nuova memoria al corpo, fino a cambiare definitivamente e positivamente la vibrazione energetica.
Note filosofiche:
- Questo concetto affonda le radici nella filosofia orientale, che sottolinea l’interconnessione tra mente, corpo e universo. Riconoscere l’influenza dei nostri pensieri e intenzioni sulla realtà che ci circonda ci permette di esplorare il potenziale trasformativo del nostro essere.
- Il concetto di “frequenza primordiale” richiama l’idea che ogni cosa nell’universo vibra a una specifica frequenza energetica, e cercare di allinearsi a una frequenza armoniosa può portare a uno stato di equilibrio e benessere.
- La sfida di sconfiggere i “mostri e i paletti” rappresenta una metafora dei limiti autoimposti che spesso ci trattengono dal raggiungere il nostro pieno potenziale. Attraverso la consapevolezza e la pratica, possiamo superare queste barriere e liberarci da vincoli mentali e emotivi.
- Il cambiamento graduale e persistente è enfatizzato come un percorso di trasformazione più duraturo e significativo rispetto a cambiamenti improvvisi o superficiali. La pratica quotidiana è un impegno che ci permette di consolidare nuovi modelli mentali ed energetici nel tempo.
Il corpo umano possiede capacità di autoguarigione che si manifestano anche in condizioni patologiche gravose. Definito scientificamente come guarigione spontanea, detto fenomeno sembra avere quale substrato anatomo – fisiologico l’asse ipotalamo-ipofisario- sistema immunitario. Esso sembra essere il responsabile, in date circostanze, della produzione di ormoni e molecole favorenti l’autoguarigione. La PNEI è la scienza a cui dobbiamo tali evidenze.
Le circostanti favorenti la messa in circolo di molecole quali citochine, serotonina, dopamina, sono attivate mediante il sistema limbico e rafforzati da uno status mentale creativo, da un’ alta autostima, dalla preghiera nonché dall’eliminazione di eccessi alimentari, abuso di sostanze nocive per l’organismo, etc,etc.
Il cervello è capace di creare tutte le condizioni necessarie nel rilevare, affrontare e risolvere i disturbi corporei? anche i più gravi? Sembra proprio di sì e sembra che questo fenomeno possa essere attivato mediante meccanismi immunitari ed adeguate secrezioni. L’occidente, con il proprio modus pensanti, attribuisce certe guarigioni straordinarie e inspiegabili per la scienza, a fattori miracolistici. Definito come guarigione spontanea, in realtà è un fenomeno che inizia ad avere delle risposte da parte della PNEI e che sostanzialmente, sembra attivare alcune sostanze chimiche, i neurotrasmettitori. PNEI è l’acronimo di psiconeuroendocrinoimmunologia, disciplina che studia le interrelazioni tra psiche, sistema immunitario, endocrino e nervoso, nonché come questi si influenzino vicendevolmente. Grazie alla PNEI, alla sua scientificità, sono cadute molte teorie tendenti alla frammentazione del essere umano, teorie che hanno trovato spazio, considerazione e protezione da parte della medicina convenzionale. La liberazione dei neurotrasmettitori avviene continuamente ed è influenzata da innumerevoli fattori: il nostro stato mentale in primis, la tendenza ad essere positivi anche nelle condizioni critiche, lo stile di vita ed il vissuto emotivo. Cosicché ad esempio, essere diffidenti sulle proprie capacità, possedere uno scarso grado di autostima e di risorse interiori, provoca allo stesso modo dell’ uso indiscriminato di farmaci e/o abuso di sostanze nocive un indebolimento del fenomeno dell’autoguarigione. Da segnalare uno studio effettuato presso L’Harvard Medical School di Boston, pubblicato nel 2002, secondo cui la preghiera ed in particolare la recitazione del rosario ed anche di un mantra ripetuto, avrebbe la capacità di regolarizzare la pressione arteriosa ed il battito cardiaco. In effetti, è dimostrato che queste pratiche tendono ad abbassare il tono del sistema simpatico a favore di una attivazione di quello parasimpatico, predisponendo al rilascio di ormoni quali serotonina, (l’ormone del benessere) dopamina, endorfine, citochine. Le sostanze neurotrasmettoriali come lecitochine, la serotonina attivano le indispensabili difese immunitarie dell’organismo. Accanto alle preghiere o ai mantra, la produzione di dette molecole è incrementata dalla capacità reattiva che il nostro corpo è in grado di porre in atto nonché dalla creatività, l’amore, lo sport, il sesso e la pratica di un’arte. Processo che verrebbe da dire origina dall’organo più nobile e sconosciuto del corpo umano, il cervello, ed è da esso quindi che deriva la nostra capacità di non ammalarsi. Mi viene da pensare come sia errato il life style assunto da noi occidentali e l’errata direzione alla quale viene spinta la nostra vita, lontana dall’interiorità, dall’ascolto dei bisogni primari in favore di una esistenza che dire superficiale è un eufemismo. Viene allora naturale considerare il sintomo fisico come un cialtrone da debellare ed il corpo che lo manifesta come uno sciocco strumento meccanico da riparare al più presto, veicolo di disservizio e di rallentamento dei ritmi quotidiani. Quanta cecità! Basti pensare che in presenza di sintomi come la febbre o un banale raffreddore, questi sono stroncati immediatamente, assumendo il primo farmaco a portata di mano ed in più attraverso l’ automedicazione. Il potenziale di auto guarigione, sembra si verifichi specificatamente attraverso la mediazione dell’asse ipotalamo-ipofisi – sistema immunitario. Georg Groddeck, medico e psicoanalista, padre della moderna psicosomatica, all’inizio del ‘900 descrisse le capacità del corpo umano di ripararsi da sé in seguito a malattia. Groddeck riteneva che i nodi da sciogliere per sconfiggere la malattia si trovassero nella parte razionale del cervello, la quale doveva essere ridimensionata per permettere all’energia vitale (ES)di emergere e guarirci. Nel suo bellissimo libro, NASAMECU, acronimo ippocratico di natura sanat medico curat, Groddeck fornisce tutte le indicazioni tendenti a tale scopo. L’autore dunque rileva che l’autoguarigione sia possibile attraverso il ridimensionamento dell’IO a favore dell’ES, ovvero dell’energia vitale che è presente dentro ognuno di noi e che fa funzionare insieme tutte le cellule, ricostruisce il corpo rinnovandolo continuamente, ci difende dagli attacchi e ci cura.
Questo principio, in netto anticipo sui tempi, è una prima forma di lettura “scientifica” la quale propone anche una visione unitaria o come diremmo oggi, olistica dell’uomo. L’Es, definibile anche come forza totipotente, viene ostacolata dunque dall’IO. L’IO è figlio di una cultura dominante di superficie, di un’educazione cieca di fronte alle diversità e che ci vuole omologati ed in tendenza con il sistema. L’ IO è rafforzato dai luoghi comuni, dalla routine quotidiana e da tutte quelle condizioni che ci spingono verso direzioni innaturali, le quali porteranno, prima o poi verso la malattia. Ogni malattia rappresenta non solo una lacerazione della propria trama di vita, ma rappresenta un forte appello della nostra intelligenza interiore che altro non chiede di ripristinare l’omeostasi e dunque la salute. Spesso il disagio è già in sé la soluzione: basterebbe riportare in primo piano i segnali che il corpo invia, ascoltare le sue sensazioni ed esserne maggiormente consapevoli. Tanti segnali vengono ignorati o addirittura soppressi ma, questi sono segnali di denuncia di una disarmonia che va ben oltre il corpo stesso. La PNEI dimostra scientificamente, ciò che Groddeck teorizzava. La psiche con i suoi processi, il pensiero, la coscienza, le emozioni sono elementi compresenti in ogni processo nervoso, endocrino ed immunitario. Tutto dunque nasce dalla mente, in particolare dall’ area limbica, sede delle emozioni e dei comportamenti istintuali. All’interno dell’area limbica giungono continuamente afferenze da tutti gli organi. David Servan – Schereiber dell’ Università di Pittsburgh, Pennsylvania, afferma che il “ il cervello emotivo” possiede due meccanismi naturali di autoriparazione. Si tratta di capacità innate di ritrovare l’equilibrio ed il benessere…paragonabile alla cicatrizzazione di una ferita. Inoltre l’area limbica è la centralina di funzioni vitali come la respirazione, il battito cardiaco, la libido, il sonno, la pressione arteriosa, la secrezione ormonale e la risposta immunitaria.
1. Cosa ostacola il processo di autoguarigione?
2. Cosa invece lo favorisce?
3. Alla base dell’effetto placebo, vi è questa risposta?
Sicuramente alla prima domanda si poterebbe rispondere che primo fra tutti, l’ ostacolo primario per il nostro guaritore interno è il cervello razionale. L’IO, ovverosia le convinzioni, gli schemi mentali e la cerebralità, il ruminìo mentale, il modo di pensare, i falsi obiettivi e/o progetti che ci imponiamo, le credenze e il modo di agire nella realtà ci orientano verso un’operatività rigida, legata a contingenze quotidiane. Ciò promuove un disallineamento tra i due cervelli, generando uno stato di caos e disarmonia del biochimismo corporeo. Un IO che è incapace di accogliere le sensazioni ed i bisogni reali. Il prevalere del cervello razionale sul limbico crea le condizioni per l’instaurarsi di un assetto neurochimico tipico dell’ansia o degli attacchi di panico.
Quante depressioni, attacchi di panico o stati ansiogeni potrebbero trovare soluzione se soltanto ci si orientasse all’ascolto dei propri bisogni. Queste comuni manifestazioni psicosomatiche, sono supportate da un’iperattività del sistema nervoso autonomo, in particolare dalla sezione simpatico. Non solo ansia e attacchi di panico! Stress, forte autocontrollo, producono le stesse molecole le quali indeboliscono il nostro sistema salute. Cortisolo, (l’ormone dello stress)adrenalina, radicali liberi sono le molecole responsabili, quando prodotte in eccesso e per molto tempo, dell’ indebolimento del sistema immunitario, cardiovascolare, gastrointestinale. Esse provocano tra l’altro, una riduzione dei globuli bianchi ed anche l’innalzamento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, predisponendo l’uomo ad un aumentato rischio di incappare in frequenti malattie (virali, batteriche)e di innalzare i fattori di rischio di ictus o infarto del miocardio. E’ possibile allontanarsi da questi pericoli, attraverso la “riprogrammazione” della propria attività mentale: essere in sintonia con i propri bisogni e quindi con se stessi, essere liberi di esprimere emozioni, ridere, meditare, vivere una sessualità appagante, coltivare interessi e passioni, essere creativi, dedicarsi allo sport preferito favoriscono la salute, promuovono la crescita dell’autostima del buonumore, dell’empatia.
Tre condizioni che il nostro cervello plastico adora e che gli fanno produrre le sostanze della felicità e della salute: endorfine, serotonina,dopamina, citochine, linfochine. La seconda domanda può trovare risposta dalla teoria esposta dal ricercatore Enzo Soresi. Il ricercatore, autore de il “cervello anarchico” (UTET) propone la tesi dello “shock carismatico”. Con detta tesi, Soresi teorizza sulle remissioni spontanee che alcuni individui hanno comportato durante patologie serissime e conclamate. Definiamo cosa è lo shock carismatico; esso è secondo l’autore “un cambiamento profondo dello stato mentale della persona quando incontra un soggetto molto carismatico”. All’interno del libro viene segnalato un caso di un contadino afflitto da melanoma che guarisce dopo un incontro con Madre Teresa di Calcutta. E’ indubbio che l’uomo abbia questa risorsa e la stessa trova testimonianza in questa come in tante altre guarigioni inspiegabili. Lo stesso effetto placebo, è ipotizzabile che esso sia riconducibile ad una modificazione biochimica del cervello, generata dalla fiducia riposta nel farmaco da parte del paziente. Evidenze chiare circa l’effetto placebo non ve ne sono, però in letteratura scientifica l’esempio maggiormente significativo è dato dal confronto tra l’attività antidolorifica prodotto dalla morfina con quella prodotta dall’acqua, somministrata in pazienti ignori dello scambio. I dati ci dicono che la scomparsa del dolore nel campione placebo è del 60%.
Mentre la medicina ufficiale etichetta l’effetto placebo come un processo di autosuggestione, l’auspicio è quello di poter approfondire, conoscere in fondo questo promettente ambito di ricerca e svelare gli intimi e meravigliosi segreti dell’autoguarigione.
Oggi assistiamo a numerosi cambiamenti che influenzano la vita umana sul nostro meraviglioso pianeta. Questi cambiamenti hanno portato all’aumento di temperatura della Terra e del Sole, allo scioglimento dei ghiacciai, alla riduzione del campo magnetico terrestre con uno spostamento dei poli magnetici. Madre Terra è un’unica entità vivente, dinamica, intelligente, una rete di connessioni e di relazioni. Tutto è interconnesso, ogni vibrazione è legata all’altra. Comprendere questo significa sentirsi parte del Tutto ed assumersi la responsabilità di ciò che accade ogni giorno, perché ogni pensiero, ogni emozione, ogni azione, ogni nostra scelta ha effetti che si propagano nel singolo e nel collettivo come umanità in cui ciascuno è intimamente legato all’altro.
Gli studi e gli esperimenti del Dott. Masaru Emoto, scienziato e ricercatore giapponese, ci mostrano come l’acqua sia viva e cosciente ed assuma la vibrazione energetica dell’ambiente in cui si trova rispondendo con bellissimi e armonici cristalli alle vibrazioni di amore e di gratitudine sotto forma di parole, suoni, emozioni e pensieri. Al contrario, quando si espone a vibrazioni negative, l’acqua non forma alcun cristallo. Questa evidenza scientifica, che è dimostrata al microscopio tramite le fotografie dei cristalli formati durante il congelamento dell’acqua, diventa consapevolezza profonda quando decidiamo di vivere con il nostro cuore ed iniziamo un percorso interiore in Verità e in Amore. Una vita più sana e più autentica può essere creata spostando la nostra coscienza dalla mente al cuore. Quando l’amore fluisce tra le anime consapevoli, inizia a crescere e ad espandersi, per poi riversarsi a tutta l’umanità. Oggi conosciamo gli effetti del potere immenso della preghiera e del focus congiunto di un numero sempre crescente di persone. Oggi siamo consapevoli che l’amore incondizionato emanato dal nostro cuore è la chiave per accrescere la consapevolezza di ogni essere umano. L’amore ci apre le porte del cambiamento nella nostra vita, aiutando la grandezza che è dentro di noi ad emergere, e porta il progetto della nostra anima a manifestarsi nella Libertà di Essere e in armonia con Madre Terra e con ogni essere vivente.
Davide De Santis and “SegniDalCielo”