Consapevolezza del non sapere

Se tutto ciò che sappiamo fosse “vero” in parte? Possiamo fidarci di ciò che ci raccontano gli uomini che stanno distruggendo questo pianeta usufruendo di tutte le sue risorse per creare energia “primitiva” da venderci? Siamo davvero sicuri di possedere una visione nitida della realtà? Avendo una limpida comprensione del mondo può essere salutare oppure possiamo vivere bene anche restando nella più completa ignoranza?
La consapevolezza cambia il nostro modo di approcciare alla vita? Se tu ti sentissi una scimmia evoluta potresti vivere bene in questo mondo? Sentendosi una bestia pensante, come potresti sentirti nel giusto contesto dimensionale? Se non capisci chi sei o cosa fai al mondo vivrai male perché non riuscirai ad adeguarti nel contento in cui ti trovi. Per vivere bene non è detto che basti credere e fare ciò che la società ci insegna perché “forse” la società ha i suoi fini per farci credere determinate cose perché ormai tutti sanno che controllando (manipolando) le credenze di un individuo ne controlli e prevedi anche il comportamento. Davvero l’uomo ha solo 4 sensi? Davvero l’uomo non è in contatto con vite aliene? Davvero la storia è come l’abbiamo studiata a scuola? Se il passato è stato scritto dai vincitori, che sicurezza abbiamo sulla veridicità delle loro azioni? L’unica cosa che dovremmo fare, come nelle arti marziali, è quella di affidarci all’istinto e non dare mai nulla per scontato! Bisogna riflettere prima di credere a ciò che ci raccontano le tv di intrattenimento e giornalisti pagati da Lobbi, partiti e multinazionali …ci può essere sempre un interesse nel farci credere un fatto piuttosto che un altro. L’introspezione personale è importantissima e la sensibilità di un uomo che vive su un pianeta che gira 1667 Km all’ora e si sposta nello spazio alla velocità di 110 Km l’ora (la velocità non è costante e “dimostrato” dalla 1° legge di Keplero) è fondamentale!!!!! L’uomo si rende conto di essere in un pianeta che viaggia nello spazio? In questo Universo è pieno di cose che alla nostra mente possono sembrare barzellette ma barzellette non sono! Non limitiamoci e cerchiamo di avere una visione mentale più ampia.
Come nell’esercizio del TuiShou, dovremmo affidarci di più all’istinto senza dare nulla per scontato, in modo da avvicinarci sempre più alla saggezza del Divino tramite l’ascolto del cuore.
L’atteggiamento che abbiamo nel TaiJiQuan dovremmo applicarlo anche nella vita quotidiana.
Mai dare giudizi affrettati a priori ma ragionare sempre e valutare bene senza stupirsi di nulla.